Un percorso per sostenere l’alfabetizzazione emergente.
Serve saper scrivere a cinque anni e rimanere inerti di fronte alla cerniera del giubbotto o alle stringhe delle scarpe?
Quando alcuni genitori ci chiedono se insegniamo a leggere e a scrivere noi non ci limitiamo solo a rispondere che non è compito nostro.
Il successo nella lettura e nella scrittura è determinato da tutto quello che accade nel gioco simbolico, nel gioco con le regole, nel disegno, nel linguaggio.
Tutto ciò che accade a scuola lascia nel bambino delle tracce.
Tutto ciò che accade a scuola ha una valenza educativa e aiuta il bambino a crescere nella sua globalità, fatta di mente e cuore.
Il successo di maturazione della persona (e quindi del pensiero) ha i suoi tempi e non dipende solo ed esclusivamente dalle nostre stimolazioni.
Prelettura e prescrittura non significa anticipare di un anno le abilità che si struttureranno nell’ordine di scuola successivo.
Da queste considerazioni, che abbiamo condiviso con i genitori, è nata l’esigenza di prenderci uno spazio con i bambini dell’ultimo anno per riflettere sui pre-requisiti, per aiutare il bambino a prendere consapevolezza del vissuto a scuola, per riconoscere la valenza cognitiva delle proposte fatte, per renderlo autonomo sul piano personale, relazionale, ambientale e operativo.