La festa dei nonni è una ricorrenza introdotta in Italia da una legge del 2005 e volta a “celebrare l’importanza del ruolo svolto dai nonni all’interno delle famiglie e della società in generale”.
Nel calendario liturgico cattolico, il 2 ottobre è la festa degli Angeli Custodi e i nonni ricoprono, in parte, questo ruolo nei confronti dei loro amati nipotini.
È tradizione della nostra scuola proporre un pomeriggio di gioco in cui gli ospiti speciali sono proprio i nonni, i nonni con i loro nipotini. Dopo questi due anni di pandemia in cui la scuola si è chiusa a riccio, quest’anno a noi insegnanti non sembrava vero poter riprendere le nostre belle abitudini.
Sembrava facile e invece…
Tante obiezioni sono seguite al nostro invito: i nonni sono persone fragili e ancora da proteggere… e per i nonni che sono lontani? …E per i nonni che non sono più con noi? …Questi nipotini si sentiranno esclusi dalla festa…
Confessiamo che ad un certo punto l’idea di non festeggiare si è affacciata nella nostra mente. Ma il risultato che avremmo ottenuto è che per non dispiacere qualcuno avremmo scontentato qualcun altro. E poi sarebbe stato corretto nei confronti dei bambini? I bambini, come noi hanno diritto alla verità e ad essere aiutati a cogliere la realtà delle cose. Perché la vita ha un senso, una direzione e vale sempre la pena, anche nei momenti bui, di essere vissuta. Ognuno di noi è unico e speciale come altrettanto unici e speciali sono gli altri. Non siamo soli!
A questo punto abbiamo pensato che non c’era una sola soluzione ma più di una soluzione.
Con il sostegno di tutta la classe, i più grandicelli non si sono fatti spaventare dalle lacrime e dalla nostalgia, e hanno ricordato i nonni che sono diventati Angeli Custodi e che sono una presenza invisibile, silenziosa, ma tanto amorevole, al nostro fianco. Siamo convinte che l’espressione dei propri sentimenti può aiutare molto di più i bambini a elaborare il lutto della perdita rispetto alla sua negazione. La via per affrontare le sofferenze passa sempre attraverso la via dell’inclusione e mai attraverso il rifiuto o l’allontanamento. E inclusione vuol dire anche supportare i bambini nell’elaborazione del lutto e nel colmare i propri vuoti affettivi.
Per i nonni lontani abbiamo registrato un piccolo video dedicando loro una canzone e un biglietto di auguri fatto ognuno con le sue mani.
Ed infine un piccolo momento di condivisione con i nonni e i nipotini che potevano partecipare. Abbiamo dovuto rinviare la festa più volte per cercare un pomeriggio di bel tempo per poter festeggiare nel grande giardino della nostra scuola. All’aperto abbiamo così protetto anche i nonni più fragili.
Non è mancata qualche nonna adottiva, vicina di casa, amica di famiglia che si è prestata molto volentieri come rappresentante della nonna ufficiale.
Non è stato facile ma ne è valsa la pena di cercare tanti modi per dimostrare a queste persone speciali tutto il nostro affetto. Loro ci sono sempre, anche quando noi non li vediamo.